Cos’è il Terzoledì e perché gli serviva un nome?



Il Terzoledì di Joyfit Club è una serie di incontri che abbiamo creato per aiutare chi sta benino ma sa che potrebbe star meglio e si chiede come fare. 
Nasce durante un lungo week end di formazione dalla voglia – mia e di Antonio – di risolvere piccoli disagi dei nostri associati o dei loro amici con alcuni ‘saper-fare’; perciò abbiamo elaborato un metodo che faccia lavorare in sinergia teoria e pratica, il ‘perché’ e il ‘come’: si ascolta, si parla, si condivide, si fa, si punta insomma sulla bellezza dell’esperienza vissuta in prima persona.

A quest’idea però serviva un nome. Perché? Per dargli una voce propria. E per diffondere i significati e i valori che desideriamo trasmettere. Che sono tutti lì, suggeriti, mai sbandierati.
In ‘Terzoledì’ c’è la periodicità, la cadenza e la frequenza. C’è la ciclicità di un cultura condivisa, c’è tanto confronto: con chi espone il suo ‘saper fare’, tra le persone che partecipano, negli esercizi, nelle domande. Si raccontano difficoltà personali che poi diventano difficoltà o curiosità di tutti, si mettono in comune perché alla fine la diversità è ancora l’asso nella manica dell’umanità.

Nella parola ‘Terzoledì’ c’è dentro anche ‘olé’, l’esultanza di far pratica, l’entusiasmo dello stare insieme, l’allegria della conoscenza. C’è la curiosità di interrogarsi sul significato, la mente aperta e pronta, la voglia di scoprire e di mettersi in gioco per imparare. Le conoscenze aumentano solo se siamo disposti ad andare fuori dalla nostra zona di sicurezza, dove c’è qualcosa che non conosciamo e che - nella sorpresa di una prima volta - si collega con qualcosa che ci appartiene, trasformandola in qualcosa di nuovo.

È così che ‘Terzoledì’ si fa portatore di molti significati che operano tra suggestioni e intuito.

A proposito, vuoi provare un Terzoledì sulla tua pelle?

Puoi farlo ogni terzo mercoledì del mese. E’ aperto e gratuito. 

Vuoi  sapere come lo prepariamo? Te lo raccontiamo  qui

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