Allenamento funzionale: oltre le mode del momento


Negli ultimi dieci anni nelle palestre si è diffusa la moda di un allenamento, talvolta in stile marines, organizzato in un ambiente spartano in cui poter fare esercizi con alcuni attrezzi semplici come corde, clave, copertoni, sbarre per trazioni, sacche bulgare, slitte; il tutto è presentato sotto l’etichetta di ‘Functional Training’, ‘Boot Camp’, ‘Military Fitness’. 

Ma attenzione, cos’è davvero un allenamento funzionale?
Non sono questi o altri attrezzi particolari a qualificare il funzionale; questo tipo di allenamento è invece studiato da professionisti del fitness per migliorare le capacità fisiche nei movimenti della vita di tutti i giorni.
Il suo obiettivo è quello di interessare non solo i muscoli utilizzati abitualmente ma anche e soprattutto quelli che, negli allenamenti, vengono utilizzati in misura minore o a volte non intervengono proprio.

Un movimento si dice infatti ‘funzionale’ quando rispecchia i gesti della vita quotidiana (dal camminare al prendere in braccio un bambino), quando si avvicina il più possibile a ciò che il corpo umano fa per natura.
Siamo nati per compiere movimenti, semplici e complessi, grazie alla sinergia di più gruppi muscolari che agiscono contemporaneamente in maniera simmetrica. Un corpo è realmente sano quando - oltre a non presentare patologie ed avere una bella linea - è in grado di muoversi armoniosamente, quando è capace di eseguire con estrema facilità movimenti complessi o faticosi.

L’allenamento funzionale esalta quindi le potenzialità di forza, velocità, reattività, agilità, equilibrio e resistenza già insite nell’essere umano e previene il rischio di infortuni.
Tutti movimenti multiarticolari che richiedano coordinazione sono quindi funzionali. Ed è funzionale qualunque allenamento che permetta di acquisire nuovi schemi motori attraverso movimenti vari e sempre più articolati, dato che la nozione chiave del funzionale è la progressione.
Un  altro principio cardine è la stabilità del core, il rinforzo dei muscoli profondi del tronco e del bacino. Con un core stabile e forte tutto sarà più facile, dal salire su uno sgabello all’afferrare un oggetto pesante posto in alto.
Questo tipo di allenamento è complementare all’allenamento volto all’ipertrofia o alla preparazione atletica in vista di una competizione perché questi esercizi possono aiutare ad incrementare le potenzialità di ogni soggetto, dall'atleta professionista all'inesperto poco allenato.

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