C’era una
volta il regno di Joyfit. Era un
posto incantato dove il corpo viveva in armonia con la mente. Dove la realtà
era rallentata. Dove la musica accompagnava il tempo. Dove, dal dì alla sera,
c’erano nuove scoperte da fare.
In questo
magico regno vivevano tre principi che correvano
– letteralmente – al trono. Il primo
era principe Allenamento Individuale, il secondo era principe Allenamento Di
Gruppo, il terzo era principe Allenamento Misto. Tutti e tre avevano le qualità
e le giuste doti per diventare il nuovo re del regno di Joyfit. Solo uno, però,
avrebbe ricevuto la corona e lo scettro Gioia da Sor Féfé de Caracas.
Chi
sarebbe diventato re: principe Individuale, fine esteta e pensatore? principe
Di Gruppo, inestimabile interprete della voce del popolo? principe Misto,
raffinato negoziatore?
Individuale è il re!
Una buona
fetta del popolo, guidata dal conte Emi
Siccu de Panza, si schierò dalla parte di principe Individuale. La gente
scendeva nelle piazze urlando a squarciagola: “Individuale è il re! Individuale
è il re!”.
Tutti
quelli che credevano in Individuale – come il cavaliere Berto de la Magna – sostenevano che sarebbe stato lui a risollevare
la struttura del regno di Joyfit. Come dargli torto? Con il suo temperamento,
la sua precisione e la sua amabile arte scultorea, Individuale sarebbe riuscito
a migliorare la condizione degli abitanti del regno.
L’unico
problema era che, a volte, Individuale sapeva essere noioso, privo di brio,
piatto, uguale a mille altri re. E questo suo lato, al popolo, proprio non
piaceva.
Di Gruppo è il re!
Riunite
alla corte di Don Tònio de la Suerte,
molte nobildonne che credevano nel principe Di Gruppo si coalizzarono per
sostenerlo. Questo principe era così affabile e alla mano che si faceva
chiamare anche In Compagnia.
Quelli che
sostenevano Di Gruppo (detto pure In Compagnia), di lui apprezzavano il fatto
che sapeva creare energia intorno a lui e che rallegrava gli animi. Credevano che
sarebbe stato un re attento alle loro esigenze, partecipe, piacevole.
Peccato
che a volte, Di Gruppo fosse confusionario. A forza di dover ascoltare i
bisogni di tutti, aveva un umore altalenante. E questo suo lato, al popolo a
volte non piaceva.
Misto è il re!
Sebbene la
maggior parte del popolo parteggiasse per i principi Individuale e Di
Gruppo-detto-In Compagnia, c’era qualcuno che aveva preso in simpatia Misto. La
sua più grande sostenitrice era l’amazzone Paula
de la Nasca.
Fai finta
che non te l’abbia detto, ma chi voleva che Misto diventasse re, era per lo più
chi aveva una maggiore conoscenza del regno di Joyfit. C’è da dire che Misto
era il più equilibrato tra i pretendenti al trono. Il regno di Joyfit, sotto il
suo comando, sarebbe diventato un posto splendido, ricco di esperienze
meravigliose.
Principe
Individuale e principe di Gruppo erano purtroppo molto differenti tra loro: se
Individuale teneva tanto alla precisione e poco al divertimento, Di Gruppo
faceva proprio il contrario. Le poche volte in cui erano riusciti ad andare
d’accordo, il regno di Joyfit era diventato un’oasi. Peccato che la coalizione
tra i due principi, sostenuta da alcuni nobili come Don Zyuto e la baronessa de
Jer e Mia, era pura e semplice utopia.
Alla fine, il popolo proclamò re…
Questa
fiaba, a differenza delle altre che avrai già udito, è democratica. Sarai tu a scrivere il finale. Fallo nella tua mente, raccontalo a qualcuno o proponilo nei commenti. Dicci come vorresti che andasse a finire.
Puoi inventare di coalizioni, nascite, battaglie, intese, dinastie… noi avremo
sempre piacere di conoscere la tua versione.
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