Quella non voglia di uscire di casa


Come stai vivendo questa ripartenza?
Con l’entusiasmo di ritrovare la normalità perduta o con un po’ di paura di uscire nuovamente per strada?
La sensazione di stare bene a casa, riparati dalle nostre quattro mura, ha un nome in psicologia: la sindrome della capanna.

Quali ne sono le cause?
Prima di tutto la paura del contagio, ma poi anche il timore di tutto ciò che c’è li fuori: i ritmi frenetici che hai abbandonato, quel lavoro che non ti soddisfa, i colleghi irritanti, il datore di lavoro troppo rigido, quei rapporti superficiali, quei legami complicati…

Così la casa è diventata un rifugio e il mondo esterno quel posto da tenere lontano.
L’idea che in casa hai tutto quello che ti serve e che, a questo punto, non cambi nulla allungare la quarantena di qualche settimana è rischiosa.
Non puoi di certo vivere per sempre nella tua tana: sarebbe come non tornare a vivere.

Cosa fare allora?
  • Continua a mantenere il tuo ritmo lento: prenditi del tempo per te, per respirare, per fare esercizi di allungamento muscolare (puoi farlo con noi ogni mattina sul gruppo Verso il benessere con Joyfit Club).
  • Fissa un momento per uscire di casa e fallo per gradi: la prima volta esci davanti al portone di casa; il giorno dopo fai il giro dell’isolato, poi una passeggiata nel quartiere. Se puoi, concediti anche una ripresa del lavoro più lenta.
  • Mantieni le buone abitudini che hai preso durante la quarantena: leggere, curare di più la tua alimentazione, dedicare più attenzioni al tuo corpo.
  • Rivedi e rivaluta i tuoi rapporti affettivi: tutela maggiormente quelli che ti fanno star bene e ritorna pian piano alla vita sociale.
Alcuni credono che questa crisi mondiale possa essere un’opportunità di rinascita per il mondo: tu fai in modo che lo sia per te.
La casa non può essere per sempre la tua capanna; ma puoi ritrovare altri posti accoglienti in cui vivere del tempo prezioso con gli altri.

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