Allenamento e aria condizionata: si o no?

Il corpo è una macchina perfetta e il suo funzionamento si basa sul principio dell’omeostasi. Ogni situazione, ogni cambiamento intra o extra corporeo porta ad una reazione da parte dell’organismo che avvia strategie di compensazione per riportare all’equilibrio.

Quando passi dal caldo torrido delle strade al fresco di un negozio, di un ufficio, del tuo appartamento o dell'abitacolo della macchina. la prima sensazione è di sollievo. I condizionatori sono, infatti, il rimedio più gettonato per combattere il caldo dell'estate. Però, se da una parte ti permettono di lavorare e di svolgere tutte le attività senza soffrire il caldo, dall'altra ti espongono a diversi rischi. 

E' paradossale infatti: l'aria condizionata, progettata per alleviare la sensazione di caldo e per dare refrigerio, può avere diversi effetti negativi sul tuo organismo. 

Dal torcicollo al raffreddore, dai dolori articolari e muscolari, alle cefalee: tutti fastidi che l'esercizio fisico in ambiente non climatizzato può prevenire e curare!

Se il tuo corpo passa da una temperatura esterna di 33-35° o più ad una interna di 23-25° in una sala fitness, deve fare un grande sforzo di adattamento da aggiungere a quello che gli richiedi come esercizio fisico.

Modificare la temperatura dell'ambiente dove si pratica l'attività fisica può quindi portare ad un continuo senso di stanchezza e una seria diminuzione delle prestazioni.

Anche dopo l'allenamento, il corpo dovrà subire un ulteriore sbalzo di temperatura e riabituarsi alla temperatura esterna.

Persino durante l'attività chi fa esercizio in un locale climatizzato corre il rischio della disidratazione, nemica di un proficuo allenamento; tra l'altro le basse temperature riducono lo stimolo della sete, perciò il pericolo è di arrivare disidratati a fine sessione.

Fare fitness a 18-20°C è piacevole ma appena ci si ferma, sudati, si possono rischiare per esempio contratture o crampi muscolari.

Spezziamo invece una lancia a favore del caldo, ricorrendo sempre alla fisiologia: con l’aumento della temperatura corporea il muscolo ottimizza le proprie caratteristiche visco-elastiche, migliora l’elasticità dei tendini e, fino a temperature non superiori a 40°, aumenta la velocità di conduzione nervosa. 

È, infatti, il principio base per il quale prima di ogni attività fisica è opportuno eseguire il cosiddetto warm up (riscaldamento) generale.

Cosa fare quindi per sopportare il caldo?

  • Allenarsi in un luogo pulito con un buon ricircolo naturale di aria: le buone vecchie finestre spalancate, per intenderci, sono l'ideale.
  • Idratarsi prima, durante e dopo l’allenamento con piccoli sorsi d’acqua: anche le bevande isotoniche sono un’ottima strategia per mantenere una buona idratazione e quindi una buona prestazione. 
  • Affidarsi a un coach o un istruttore: ti preparerà un piano di allenamento adatto alle condizioni climatiche e alle tue esigenze personali. 
 

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