Patrizia è una mia cara amica, ma ha un problema bello
grosso: non riesce ad essere costante.
In niente.
Lo scorso sabato ci vediamo e mi dice: “Da lunedì mi
metto a dieta. Ho fatto una bella spesa salutare: frutta e verdura fresca,
curcuma, mandorle… Forse ho esagerato, ma perché questa volta è quella buona!”
Sai come è andata a finire? La mattina di lunedì ha
fatto un’abbondante e salutare colazione a base di frutta e yogurt, pollo e
insalatina leggera per pranzo, una mela come spuntino, cena con verdure e poi…
ha finito un’intera confezione di plum cakes di sua figlia!
Il mese scorso si era fissata di voler andare a
correre tutte le mattine alle 6: benissimo il primo giorno, bene il secondo,
benino il terzo. Il quarto giorno era già stanca e non ne poteva più di
svegliarsi alle 5.30 per prepararsi.
Poi c’è stata quella volta in cui sognava di dimagrire
seguendo regimi alimentari a base di tisane e beveroni. Anche lì, una bella
spesa e poi non ha proseguito per più di tre giorni.
E la cyclette? L’ha comprata mesi fa: la sera pedalava
dopo cena guardandosi un film. Due sere e due film. Adesso è uno splendido
appendiabiti ricoperto di polvere.
Infine c’è stata quella volta che si è iscritta in palestra: abbonamento
tutto incluso, estate gratis, borsone in tinta con le scarpe, super sconto in
promozione: 18 mesi al prezzo di 6. È andata la prima settimana, tutti i giorni
per due ore. Poi c’è stato un piccolo imprevisto e ha saltato un giorno. Altro
imprevisto, altro allenamento saltato. L’abbonamento le scade il mese prossimo,
ma lei non è più andata.
Povera Patrizia! Ma credo che non sia la sola a
considerare la costanza uno spauracchio. Lei si è sempre chiesta se si nasce
costanti o si può imparare ad essere costanti.
Credo che non sia una dote sovrannaturale di cui sono
dotati pochi eletti, ma che sia qualcosa che ognuno di noi può costruire e
accrescere.
Certo, per imparare ad essere costanti, bisogna essere
costanti.
Ma è possibile
imparare se si cambia prospettiva.
A cosa serve imporsi obiettivi irraggiungibili o non
in linea con le nostre inclinazioni?
Perché andare a correre tutte le mattine alle 6, se
non l’hai mai fatto prima nella tua vita? Puoi andare a camminare due volte a
settimana per cominciare.
Perché ridurre drasticamente l’apporto calorico quando
sei abituato a tutt’altra dieta? Comincia eliminando gli 'sfizi' fuori pasto,
migliorando la tua alimentazione.
Ma soprattutto perché iscriversi in palestra per 18
mesi se non fai movimento da tanto
tempo? Impegnati a dare il meglio solo secondo le tue possibilità, non guardare
alla convenienza dell'abbonamento.
In questo caso, già muoverti due volte a settimana è
un traguardo non indifferente.
Hai abbandonato il comodissimo divano per la sala
fitness e hai vinto la pigrizia (ed
è già molto per il 70% della popolazione).
Fatti i complimenti per aver reso possibile il
cambiamento e festeggia perché ti stai facendo uno dei regali più preziosi
della tua vita.
Continua e genera costanza: non ci crederai, ma
nell'arco di poche settimane ti troverai in un'altra dimensione, dove
acquisirai più energia e salute.
Basteranno due o tre settimane per far nascere
l'abitudine in te.
E una volta raggiunto uno stato di benessere, sarai in
grado di tornare indietro? Ci rinuncerai?
Proprio no!
Te lo assicuro per esperienza.
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